Quando ero una adolescente (un paio di anni fa) avevo uno strano modo di vedere gli adulti.
Dopo i 30 anni eri vecchio.
Dopo i 40 eri pronto per fermarti a vedere i cantieri tutta la mattina.
Ora che ne ho 37 27 mi domando spesso come mi vedono gli adolescenti di oggi, visto che già da un paio d'anni mi danno del lei e mi chiamano Signora, facendo rintorcere lo stomaco alla ragazzina rinchiusa dentro di me.
Perchè alla fine, io non mi sento molto diversa dagli anni passati.
Non sto dicendo che ho la stessa testa di quando avevo 15 anni, perché questa è solo una prerogativa maschile, ma che nonostante tutti gli impegni e le responsabilità in più, la percezione di me stessa (escludendo capelli bianchi, grigiore del viso e tette con evidenti influssi gravitazionali) è pressapoco uguale.
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Ho sempre avuto un abbigliamento stravagante, non mi hanno mai spaventato le cose inusuali che catturano lo sguardo ed accessori bislacchi. Fortunatamente il settore in cui lavoro non richiede abiti formali e quindi in questi anni ho potuto continuare a dare sfogo a tutta la mia eccentricità , ecco magari ho via via evitato le minigonne dei tempi d'oro, perché il limite tra sentirsi giovani di testa ad essere ridicoli è molto sottile, ma sicuramente questo fattore ha influito molto sulla continuità della percezione di me stessa.
Un esempio lampante risale alla settimana scorsa, quando ho comprato due maglioni, uno taglia 12/13 anni e l'altro taglia 13/14, al reparto bambini OVS... ça va sans dire!
Farò 40 anni nel 2020, facile facile da ricordare, 20+20=?
Non so come la prenderò, ma quasi sicuramente l’idea che ho sempre avuto sui quarantenni non combacerà con quella che vedrò riflessa nello specchio.
Sarò io e contemporaneamente non sarò io, il compleanno sarà di un distaccamento esterno, mentre il boss all’interno non potrà essere scalfito da nessun segno del tempo ne tantomeno da una mera data anagrafica. E poi anche perchè i cantieri ancora non mi interessano.
Ma anche questa cosa del cantiere penso sia una prerogativa tutta maschile!
Ma anche questa cosa del cantiere penso sia una prerogativa tutta maschile!
Chissà se i miei amici che hanno già superato gli anta, quelli che li hanno fatti da poco e quelli che si apprestano a farli, hanno questa percezione.
Ci penso ogni volta che vado a festeggiarne qualcuno.
E subito dopo penso anche, meno male che ancora non è toccato a me!!! :D
